Tre gradi e mezzo di separazione



Nel 1967 lo psicologo americano Stanley Milgram (sì, quello dell'esperimento su autorità e coscienza) con un esperimento sociale sottopose l'ipotesi dei cosiddetti sei gradi di separazione a prova empirica. Selezionò, in modo casuale, un gruppo di abitanti del Midwest e chiese loro di spedire una lettera a un estraneo che abitava nel Massachusetts, a diverse migliaia di chilometri di distanza. Ognuno dei partecipanti conosceva il nome del destinatario, il suo lavoro e la zona in cui risiedeva, ma non l'indirizzo preciso. Fu chiesto di spedire la lettera a una persona da loro conosciuta, che secondo loro avrebbe potuto avere maggiore probabilità di conoscere il destinatario finale. Quella persona avrebbe fatto a sua volta lo stesso, e così via, fino a che la lettera non fosse stata consegnata al destinatario finale. Milgram si aspettava che il completamento della "catena" avrebbe richiesto un centinaio di intermediari: con enorme sorpresa invece, per raggiungere il destinatario, ci vollero solo tra i cinque e i sette passaggi. Da questo esperimento nacque l'espressione "sei gradi di separazione".
Con lo sviluppo dei social network, Lars Backstrom e colleghi nel 2011 hanno deciso di eseguire l'esperimento utilizzando gli account di Facebook, trovando un valore medio di 3,74 gradi di separazione. Il 4 febbraio scorso, giorno del dodicesimo compleanno del social network di Zuckerberg, il team di Core Data Science guidato da Sergey Edunov ha eseguito nuovamente il calcolo ottenendo 3,57. Questo significa che, in media, tra voi e qualunque al mondo bastano solo 3,5 persone. Potete verificare la distanza tra voi e un'altra persona collegandovi a questa pagina di Facebook.

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