I fisici dell'Università dell'Iowa hanno pubblicato su The astrophysical journal nuovi risultati sul campo elettrico del sole, calcolando la distribuzione degli elettroni in seguito alle misure fornite dalla sonda Parker Solar Probe, che è giunta a sole 0,1 unità astronomiche (UA) dalla stella, il punto più vicino mai raggiunto da un veicolo spaziale.
Il campo elettrico del Sole è dovuto all'interazione tra protoni ed elettroni di cui sono composti gli atomi di idrogeno che prendono parte alla fusione nucleare all'interno del Sole. Gli elettroni, che hanno masse circa 1800 volte inferiori a quella dei protoni, vengono "soffiati" verso l'esterno. I protoni, a causa dell'interazione elettrica, frenano alcuni elettroni. Se non ci fosse campo elettrico, tutti gli elettroni sfuggirebbero. Il getto risultante di elettroni rappresenta un costituente principale del vento solare.
Come per la velocità di fuga da un pianeta, esiste una energia minima per sfuggire all'attrazione. Essendo abbastanza "vicini" al Sole, si possono effettuare misurazioni che non siano distorte dal verificarsi di collisioni successive.
Quello che i fisici hanno scoperto è che il campo elettrico del Sole esercita una certa influenza sul vento solare, ma meno di quanto si pensasse. È stato possibile fornire un valore a quanta accelerazione sia fornita dal campo elettrico. Sembra che questa rappresenti solo una piccola parte del totale: ciò indica che altri meccanismi potrebbero fornire la spinta necessaria al vento solare.